Anche il cosiddetto amore incondizionato Γ¨ una condizione; di solito dettata da chi, amare non sa
Autore: π¬ππππππππ·πππ
2170. Vasi scomunicanti
Predicare la povertΓ Γ¨ uno dei piΓΉ comprovati metodi per diventare ricchi
2169. Dati di fatto
Il benessere causa mal essere
2168. Politica privata
– Una relazione duratura deve fondarsi su onestΓ e sinceritΓ dei partners
– …o su dabbenaggine ed abilitΓ nel mentire ed omettere
2167. Giobbe Tax
Nel tempo ho maturato la spiacevole quanto ferma convinzione che, diversamente dalla cattive, siano proprio le buone azioni a doversi sempre ed inderogabilmente pagare
2166. Apollineo
La Comprensione, cosΓ¬ come l’Intuizione e l’Ispirazione, o anche la percezione del bello, non sono affatto processi; dunque tantomeno mentali. Γ questo il grande arcano della coscienza, in cui si occulta anche l’essenza umana definita nei suoi limiti
Aisha Qandicha
“Con questa vita io pago un prezzo. Γ come uno che scende all’inferno. Ma quando torno, se torno, ho visto altre cose, piΓΉ cose di voi.”
Pier Paolo Pasolini
2165. Pescando nel torbido
Se vuoi chiarezza ti devi accollare la fatica ed i rischi della risalita sino alla fonte, non di certo placidamente seguire la corrente ne tantomeno contemplare lanche
2164. Volenti o nolenti
Qualsiasi narrazione umana Γ¨, o diventa, una narrazione politica
Sempre la stessa storia
*
*
I miti, di per se, sono vicoli assolutamente ciechi; ma il muro di fondo puΓ² essere oltrepassato, con il consenso di chi sorveglia la soglia
2163. Scriptorium
Se la trama fa schifo, non basta cambiare capitolo; bisogna cambiare storia
2162. Ξ΅αΌ°ΟΟνΡία
Bisogna vivere la morte
2161. Agorafilia
Millenarie ragnatele di parole
Che si espandono
Sempre piΓΉ dense, e fitte
Invadono lo spazio
Con i loro fili sottili e tenaci
Così viscosi di significati
Perfetta Γ¨ la trappola che
L’uomo tende a se stesso
Generazione dopo generazione
E deve farsi sempre piΓΉ piccolo
E agile e accorto; e forte!
Per ancora librarsi libero
Nel silenzio del vero
2160. Perdizione
Il problema non consta affatto nel vivere in una prospettiva materialistica, ma piuttosto nell’astrarsi dalla realtΓ di quella prospettiva
2159. Frane
Di piΓΉ stabile dell’instabilitΓ femminile c’Γ¨ solo l’ostinata convinzione maschile di poterla, in qual modo, irreggimentare
MetΓ meta: meta-metΓ
“Per quanto riguarda quella specie piΓΉ importante della nostra anima, dobbiamo pensare che il dio l’ha donata a ciascuno di noi come uno spirito tutelare, la quale, come diciamo, abita sulla sommitΓ del nostro corpo, e ci solleva da terra verso la nostra affinitΓ celeste”
Platone, “Timeo”
2158. Fuga prospettica
Decorare il nostro squallore; probabilmente la sintesi del senso della vita umana
2157. Horror vacui
Se Γ¨ giΓ triste non avere piΓΉ risposta al quesito su cosa sia un essere umano, ancora piΓΉ triste sarebbe forse il conseguentemente constatarlo
2156. Presunzione di colpevolezza
PiΓΉ spesso di quanto si possa immaginare, quelle che appaiono innocue associazioni di idee, si rivelano invece pericolose e clandestine associazioni a delinquere
Ventidue
La dolce donna dietro a lor mi pinse
con un sol cenno su per quella scala,
sì sua virtù la mia natura vinse; 102
nΓ© mai qua giΓΉ dove si monta e cala
naturalmente, fu sì ratto moto
chβagguagliar si potesse a la mia ala. 105
Sβio torni mai, lettore, a quel divoto
triunfo per lo quale io piango spesso
le mie peccata e βl petto mi percuoto, 108
tu non avresti in tanto tratto e messo
nel foco il dito, in quantβio vidi βl segno
che segue il Tauro e fui dentro da esso. 111
O gloriose stelle, o lume pregno
di gran virtΓΉ, dal quale io riconosco
tutto, qual che si sia, il mio ingegno, 114
con voi nasceva e sβascondeva vosco
quelli chβΓ¨ padre dβogne mortal vita,
quandβio sentiβ di prima lβaere tosco; 117
e poi, quando mi fu grazia largita
dβentrar ne lβalta rota che vi gira,
la vostra region mi fu sortita. 120
A voi divotamente ora sospira
lβanima mia, per acquistar virtute
al passo forte che a sΓ© la tira. 123
Β«Tu seβ sΓ¬ presso a lβultima saluteΒ»,
cominciΓ² Beatrice, Β«che tu dei
aver le luci tue chiare e acute; 126
e perΓ², prima che tu piΓΉ tβinlei,
rimira in giΓΉ, e vedi quanto mondo
sotto li piedi giΓ esser ti fei; 129
sΓ¬ che βl tuo cor, quantunque puΓ², giocondo
sβappresenti a la turba triunfante
che lieta vien per questo etera tondoΒ». 132
Col viso ritornai per tutte quante
le sette spere, e vidi questo globo
tal, chβio sorrisi del suo vil sembiante; 135
e quel consiglio per migliore approbo
che lβha per meno; e chi ad altro pensa
chiamar si puote veramente probo. 138
Vidi la figlia di Latona incensa
sanza quellβombra che mi fu cagione
per che giΓ la credetti rara e densa. 141
Lβaspetto del tuo nato, Iperione,
quivi sostenni, e vidi comβsi move
circa e vicino a lui Maia e Dione. 144
Quindi mβapparve il temperar di Giove
tra βl padre e βl figlio: e quindi mi fu chiaro
il variar che fanno di lor dove; 147
e tutti e sette mi si dimostraro
quanto son grandi e quanto son veloci
e come sono in distante riparo. 150
Lβaiuola che ci fa tanto feroci,
volgendomβio con li etterni Gemelli,
tutta mβapparve daβ colli a le foci;
poscia rivolsi li occhi a li occhi belli. 154
Dante Alighieri, “Comedia, Paradiso”
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