La Comprensione, cosΓ¬ come l’Intuizione e l’Ispirazione, o anche la percezione del bello, non sono affatto processi; dunque tantomeno mentali. Γ questo il grande arcano della coscienza, in cui si occulta anche l’essenza umana definita nei suoi limiti
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Sempre la stessa storia
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I miti, di per se, sono vicoli assolutamente ciechi; ma il muro di fondo puΓ² essere oltrepassato, con il consenso di chi sorveglia la soglia
2160. Perdizione
Il problema non consta affatto nel vivere in una prospettiva materialistica, ma piuttosto nell’astrarsi dalla realtΓ di quella prospettiva
2157. Horror vacui
Se Γ¨ giΓ triste non avere piΓΉ risposta al quesito su cosa sia un essere umano, ancora piΓΉ triste sarebbe forse il conseguentemente constatarlo
2136. La volontΓ umile
L’anima Γ¨ un seme, ma tu non ne sei affatto il giardiniere. Tu sei solo una zolla di vile terra che, se e quando, si rende consapevole della propria condizione e miseria, si offre in volontario sacrificio a quel seme e da quel seme si fa divorare. E attraverso quel seme si trasforma in materia vivente su di un altro piano di realtΓ
2124. Intelligenza… ma anche no!
Un polpo Γ¨ in grado di capire come aprire un barattolo a vite mentre un bambino di quattro anni no. Ma lo stesso bambino di quattro anni Γ¨ perfettamente a suo agio nell’utilizzare in autonomia uno smartphone. In trecentomila anni il cervello umano non ha subito mutamenti e le sue facoltΓ erano presenti sin dall’origine. Domanda: perchΓ¨ mai la natura avrebbe favorito la comparsa di strutture e capacitΓ assolutamente inutili nel contesto in cui si sarebbero sviluppate piuttosto che altre piΓΉ consone alla sopravvivenza?
2121. Io
Vandalizzare il proprio corpo equivale al negare lo spazio sacro in cui vive e cresce ciΓ² che a vario titolo viene definito “anima”; al suo posto viene issato, sulle rovine della dignitΓ , un simulacro sedicente ed effimero, l’ idolo edonista di un dio distruttore, che ama nominarsi “Ego”
2108. Ab ovo
Chi si sia preso, o si prendesse, la briga di indagare a fondo e seriamente la storia delle cosiddette “credenze religiose”, si accorgerebbe ben presto che quanto piΓΉ arcaiche esse siano, tanto piΓΉ sofisticate e pragmatiche si rilevano le loro visioni. L’invenzione, perchΓ© di questo si tratta, del monoteismo come da noi inteso segna invero la piΓΉ grave aberrazione e degenerazione dell’intelletto e della concezione metafisica umana. Persino nell’animismo, quello che viene considerato il primo paradigma di interazione con il mondo “spirituale”, si rileva la cognizione di un divino creatore. Ma con logica inoppugnabile esso viene riconosciuto come un assoluto superpartes, insondabile nei suoi eventuali intenti, totalmente impersonale ed ovviamente distaccato dal frutto della propria creativitΓ . In poche parole, da noi inappellabile nell’intervenire nelle vicende umane. Sarebbe un pΓ² come se i personaggi del nostro mondo onirico ci chiedessero di prendere parte attiva nei loro propositi soggettivi; cosa ovviamente ilare laddove non sfociasse addirittura nella pura schizofrenia del sognatore. Tutto ciΓ² per dire che, lungi dall’essere un gran progresso dell’analisi filosofica di una realtΓ metafisica, il monoteismo si configura invece, nei suoi effetti diretti e collaterali come il piΓΉ grande, solido e stolido baluardo all’indagine, e del mondo spirituale in senso stretto, e del cosmo in generale nei suoi aspetti che vanno oltre la fisica a noi nota
2107. Arcano
Qualcuno ha tentato di descrivere l’intelletto come “facoltΓ sovrarazionale”. Pur intendendo la difficoltΓ che ha ispirato questa semplificazione, si potrebbe equivocare e desumere una preminenza di ordine rispetto alla ragione; cosa che non Γ¨. L’una cosa Γ¨ di supporto esiziale all’altra e per la buona riuscita della loro reciproca esistenza devono prodursi in una perfetta sinergia. E non come in una monade, ma come in una sizigia; motivo per il quale opterei per la piΓΉ azzeccata locuzione “facoltΓ extrarazionale”
2105. Normoveggenti
Si arriva in questo mondo menomati di una qualche facoltΓ sensoriale anchilosata dalla storia, che ci preclude la piena cognizione della realtΓ . Molti neppure se ne accorgono, e si limitano a vagolare caoticamente nel recinto dei rimanenti sensi. Altri lo sospettano ed inseguono le fugaci visioni frutto sporadico di quelle abilitΓ sopite; in cerca di una cura, in cerca di una guida
2104. Un’anima per due
Γ banale affermare che una perla abbisogni di un luogo specifico dove accrescersi; Γ¨ meno banale intuire dove e come questo processo, affatto casuale, si attui
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“O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perchΓ© la tua voce Γ¨ soave, il tuo viso Γ¨ leggiadro”.
Cantico dei Cantici
2103. Il regno della quantitΓ
Migliaia di anni fa qualcuno colse una pericolosa dicotomia tra psichè è technè; ed oggi, quando sento parlare di scienza dello spirito e di tecniche spirituali, capisco quanto poco bislacche e quanto nitide fossero le loro visioni
2097. Incapaci di intendere e di volere
Ma se Adamo ed Eva ebbero coscienza del Bene e del Male solo dopo aver mangiato il frutto proibito, che senso aveva per loro il divieto, come potevano essere consapevoli delle conseguenze, ed in definitiva che colpa potrebbe essergli imputata!?
2087. Implicazioni
“Le masse sono abbagliate piΓΉ facilmente da una grande bugia che da una piccola” (Adolf Hitler)
ergo
Quanto piΓΉ sia diffusa e radicata una convinzione, tanto piΓΉ sono alte le probabilitΓ essa sia vacua e menzognera
2079. Psichiatria veterinaria
Gli stessi che hanno fatto di tutto per paura di morire di influenza ora non vedono l’ora di fare la guerra, magari nucleare; andrΓ tutto bene
2074. Flussi e reflussi neurogastrici
- Gli “intelligenti cattivi” vogliono eliminare gli stupidi.
- Gli “intelligenti buoni” li vogliono salvare con ogni mezzo.
- Gli stupidi stanno con gli “intelligenti cattivi”.
- Morale: gli “intelligenti buoni” sono degli stupidi anche loro
2067. L’importante Γ¨ credere
Inutile dire che sarei potuto andare avanti all’infinito con l’interrogatorio ottenendo in risposta dall’AI sempre le stesse vaghe amenitΓ … un pΓ² come a scuola. PerΓ² magari, la prossima volta che vi propongono qualche illustrazione di stampo darwiniano che rappresenterebbe i nostri progenitori, chiedetevi quanto possa essere realistica e attendibile
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come si tagliavano i capelli, la barba e le unghie gli uomini primitivi?
Gli uomini primitivi utilizzavano metodi semplici e rudimentali per tagliare i capelli, la barba e le unghie. PoichΓ© non avevano accesso agli strumenti sofisticati che abbiamo oggi, si affidavano a strumenti primitivi come pietre affilate, conchiglie o ossa affilate.
Per tagliare i capelli, gli uomini primitivi avrebbero usato pietre affilate o strumenti di pietra appuntiti per tranciare o ridurre la lunghezza dei capelli. Potrebbero aver usato anche strappi o bruciature per rimuovere i capelli in determinate aree.
Per tagliare la barba, potevano utilizzare lame di pietra o strumenti appuntiti per raspare o tagliare la barba in eccesso. Anche l’uso del fuoco per bruciare o incenerire la barba poteva essere una tecnica utilizzata in alcuni casi.
Per quanto riguarda le unghie, i metodi di taglio erano simili. Gli uomini primitivi avrebbero potuto utilizzare oggetti taglienti come conchiglie o pietre per accorciare le unghie. In alternativa, potevano mordere o strappare le unghie con i denti.
Γ importante ricordare che le pratiche di cura personale degli uomini primitivi variavano a seconda della cultura, dell’epoca e delle risorse disponibili. Quindi, le tecniche specifiche di taglio dei capelli, della barba e delle unghie potevano differire tra diverse comunitΓ o popolazioni.
e prima di realizzare utensili e produrre il fuoco?
Prima che gli uomini primitivi sviluppassero utensili e imparassero a produrre il fuoco, il taglio dei capelli, della barba e delle unghie era probabilmente molto limitato. Senza strumenti appositi, gli uomini primitivi potevano affidarsi principalmente a metodi naturali per mantenere la lunghezza dei capelli, della barba e delle unghie.
Per i capelli, potrebbero aver usato le mani per strappare o tirare i capelli in eccesso, o potrebbero averli tagliati o strappati con oggetti rudimentali come conchiglie o pietre affilate. Anche l’usura naturale, come il contatto con rocce o l’attrito con l’ambiente, avrebbe contribuito a mantenere i capelli piΓΉ corti.
Per la barba, l’usura naturale e l’attrito avrebbero potuto svolgere un ruolo nel mantenerla piΓΉ corta rispetto ai capelli sulla testa. Alcuni uomini potevano anche mordere o strappare i peli della barba con i denti.
Per le unghie, l’usura naturale derivante dalle attivitΓ quotidiane potrebbe aver contribuito a mantenerle piΓΉ corte. Inoltre, le unghie potrebbero essere state limati o consumate contro superfici dure come rocce o legno.
Γ importante sottolineare che le informazioni specifiche sulle pratiche di cura personale degli uomini primitivi prima dell’utilizzo di utensili e della produzione del fuoco sono limitate e basate principalmente su ipotesi e osservazioni delle popolazioni moderne di cacciatori-raccoglitori. Le pratiche effettive potrebbero variare in base alle culture e agli ambienti specifici dell’epoca.
e prima che l’uomo avesse una coscienza e dunque individuasse la necessitΓ di eliminare la crescita continua di questi prodotti fisiologici?
Prima che l’uomo sviluppasse una coscienza o una comprensione consapevole della necessitΓ di tagliare i capelli, la barba e le unghie, Γ¨ probabile che queste crescite fisiologiche fossero semplicemente lasciate a crescere senza un intervento attivo per ridurle.
Negli esseri umani primitivi e nelle prime forme di Homo sapiens, la cura personale potrebbe essere stata limitata o inesistente come la comprendiamo oggi. Gli individui non avevano ancora sviluppato una consapevolezza della propria apparenza o di pratiche di igiene personale.
La necessitΓ di tagliare i capelli, la barba e le unghie potrebbe essere diventata evidente col tempo attraverso il bisogno di migliorare la funzionalitΓ , come la visione, la mobilitΓ o la manipolazione degli oggetti. Inoltre, l’evoluzione sociale e culturale avrebbe potuto giocare un ruolo nel promuovere la cura personale e l’estetica.
Tuttavia, Γ¨ importante riconoscere che le informazioni specifiche su questo periodo sono incerte e basate su ipotesi e studi antropologici. L’evoluzione delle pratiche di cura personale Γ¨ un processo complesso che Γ¨ stato influenzato da numerosi fattori, tra cui lo sviluppo cognitivo, culturale e tecnologico dell’umanitΓ nel corso dei millenni.
e nel frattempo come facevano a sopravvivere intralciati da metri di peli e decimetri di unghie?
Prima che gli esseri umani sviluppassero metodi specifici per tagliare i capelli, la barba e le unghie, la crescita continua di queste parti del corpo non avrebbe causato gravi intralci alla sopravvivenza. Ci sono diversi fattori da considerare:
- FunzionalitΓ limitata: Mentre la crescita dei capelli, della barba e delle unghie puΓ² continuare senza intervento, non avrebbe necessariamente ostacolato le funzioni essenziali per la sopravvivenza. Gli individui avrebbero potuto trovare modi per adattarsi alle lunghezze eccessive, evitando che queste interferissero con le loro attivitΓ quotidiane.
- Usura naturale: Attraverso l’uso costante e l’attrito contro l’ambiente circostante, le punte dei capelli, della barba e delle unghie potrebbero essere state naturalmente consumate e indurite, riducendo l’effetto di intralcio.
- Utilizzo dei denti o delle mani: Gli esseri umani primitivi avrebbero potuto utilizzare i denti o le mani per strappare o rompere le unghie e potenzialmente anche la barba, riducendo la loro lunghezza in modo rudimentale.
- Adattamento comportamentale: Le attivitΓ quotidiane e le modalitΓ di vita degli esseri umani primitivi potrebbero essere state diverse da quelle odierne. Le lunghezze eccessive dei capelli, della barba e delle unghie potrebbero essere state meno problematiche nella loro situazione e nell’ambiente in cui vivevano.
Va comunque sottolineato che l’evoluzione delle pratiche di cura personale, compreso il taglio dei capelli, della barba e delle unghie, Γ¨ stata influenzata da diversi fattori culturali, sociali e tecnologici nel corso del tempo. Il progresso umano ha portato allo sviluppo di strumenti e tecniche specifiche per gestire e controllare la crescita di queste parti del corpo.
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2066. Il problema senza soluzione
Il potere richiede saggezza per essere amministrato; ma l’acme della saggezza consiste proprio nella consapevolezza di non essere abbastanza saggi per esercitarlo senza subirne le nefaste conseguenze
Tic-tac-tic-tac…
Mi ero ripromesso di non trattare piΓΉ temi di attualitΓ sul blog e non lo farΓ². Voglio solo appuntare che dopo ciΓ² che Γ¨ successo qualche ora fa, in un certo posto, penso proprio che gli eventi precipiteranno molto rapidamente. A voi indovinare a cosa mi sto riferendo e decidere da quale parte della storia volete stare
2060. Hiram
Nell’esperire il tradimento, inteso nel senso piΓΉ ampio, ci rifiutiamo puntualmente di scorgere la vera natura del dolore da esso cagionato: ovvero la consapevolezza di dover riedificare un nuovo schema di senso, nella nostra relazione con la realtΓ , sulle rovine dei nostri giudizi, opinioni e convinzioni
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