Diva in divan;
Indi, divin vin
Van invan
Diario Cinico Di Un Vecchio Randagio
Diva in divan;
Indi, divin vin
Van invan
Cuore di femmina
Metronomo perfetto
Sentimento… risentimento…
Sentimento… risentimento…
Al di lΓ Γ¨ la mia casa
Oltre il ponte nebbioso
Che i sogni scavalca
Con i miei sensi, seguo una pista
Con il mio passo, traccio una via
La mia strada Γ¨ solo mia
E della Padrona, che mi conquista
*
D’una Fata infatuato
In pegno accettai
Il fato Lei mi porse
Ecchè con impegno onoro
Poichè un dì, quella Fata
SarΓ fatale compimento
Di mio fato
*
“…in me, in piΓΉ volte e in piΓΉ circostanze, si verifica qualcosa di divino e demoniaco…” (Socrate)
* *
C’Γ¨ chi Γ¨
E c’Γ¨ chi ha
Ma chi non Γ¨
Non ha
– “La ragione Γ¨ nella forza!”
– “La forza Γ¨ nella ragione!”
Il gatto faceva l’amore
Con un raggio di sole
SpiritualitΓ©
Sans Esprit
Vide et vide et vide
De mots sans fin
Papier mΓ’chΓ©
De masque
De chair
Sans Γ’me
Forse non Γ¨ sudore
Forse Γ¨ solo l’afa estiva
Che condensa sul mio gelo
à così la malinconia
Mantello fatto d’ombra
Morbido piΓΉ della seta
Pesante piΓΉ del piombo
Sgrano rosari di ricordi
E finito il giro
Sempre tra le dita
Ripassa la croce
Essere, Γ¨ essere niente
Ed Γ¨ quando lo dimentico
Che smetto di ridere
Calda sera di vento umido
Di pensieri che si attaccano alla pelle
Da strappar via, come cerotti
Vada chi deve, resti chi vuole
Non Γ¨ poi complicata la semplicitΓ
Per chi il mare ama, piΓΉ dei bagnanti
* * *
republished for AlBa
Quante rovinose cadute
Imparando a stare in equilibrio
Sul rotolare dei propri pensieri
Sembra cosi bella
Questa cittΓ stanotte
Illuminata dai miei occhi
Che ti hanno guardata
Dalle passioni increspata
Solo desidera, l’anima
Una riva su cui frangersi
Il mondo Γ¨ lΓ ; sempre oltre
Sempre fuori da ogni
Confortevole coltre
Lingue diverse…
Vocabolari di silenzi
Insegnarci a gesti
Il silenzio Γ¨ buio e luminoso; come un cielo stellato
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