
Occorrono le persone giuste, affinché i miracoli accadano
Occorrono le persone giuste, affinché i miracoli accadano
Tiepida brezza farsi
Sulla pelle viaggiarsi
Lieve accarezzarsi
Di odori inebriarsi
E respirarsi e mescolarsi
Per prendersi, per darsi
Per perdersi e trovarsi
L’amore non è eterno, è eternità
Biagina Danieli inspired
Eroi di quest’epoca
Senza amore e speranza
A sorrisi sguainati, paladini
Sui bastioni di un noi
Assediati dal tempo
Purtroppo l’amore è qualcosa che ci si presenta, spesso, a morsi e bocconi
La vita è una cosa meravigliosa; qualcosa da afferrare per non lasciarsela scappare
Continuamente, rovi spinosi
Rigogliosi crescono; forti e duri
Dalle vicissitudini concimati
Ed in noi s’abbarbicano
In inestricabili intrecci
Che ci rendono inaccessibili
Eppure, nidi rimaniamo
Predestinati ad un essere che
Vi troverà dimora e ricetto
Abbiamo tutti un vuoto dentro, che diventa tanto più grande e incombente tanto più si tenta di sfuggirgli
Su strade imbiancate
Da lacrime gelate
Deserte, silenziose
Si cerca il tepore d’una casa
La via ad un cuore
Adoro come mi guardi
Quando ti carezzo il viso
Come accendi una luce
Dietro il velo di tristezza
In fondo ai miei occhi
Quello del piacere è un filo sottilissimo sul quale avanzare nella vita; e su cui, restare in equilibrio è indispensabile, per non precipitare nell’autodistruzione
Sono finalmente un uomo sulla via della selvazione; ed è finalmente anche pace tra tutti i miei demoni
*
Chi tromba giace, e chi non tromba non si da pace
Non è vero che sono distratto: sono solo concentrato su diverse cose
Essere, l’eternamente ripetente
Di questa scuola dei sensi, voglio
Per non smettere mai di impararti
Ci sono maschi con le palle talmente sviluppate da non lasciare il minimo spazio al cervello; sono, perlappunto, i totalmente e propriamente detti coglioni
Ogni volta che ci diamo a qualcuno, cediamo un pezzo di noi; per questo è importante essere parsimoniosi nell’elargirci e ragionevolmente certi che ciò che diamo venga trattato e custodito come una cosa preziosa, e non gettato via come immondizia
Lascia che ti lecchi le ferite
Lascia che ne porti via il veleno
Lascia che il tuo sangue diventi il mio
Lascia, che io ti appartenga
Il diamante più puro e splendente
Scavare con unghie e dedizione
Pulire delicatamente a mani nude
Lavare con lacrime appassionate…
Troppo facile amare da morire
È da viverti, che voglio amarti
*
Di questo paradiso
Mangerei eternamente
Il frutto del peccato
Per sempre ritrovare
La perduta innocenza
Nella mia incoscienza
*